Tornano gli speciali esclusivi targati UKCALCIO. In questo post vi racconteremo la storia della squadra scozzese dell’Hibernian, la cui nascita, però, si deve ad un gruppo di irlandesi.
Una delle prime formazione dell’Hibernian. Whelehan, primo capitano, è il terzo al centro.
In occasione dei 140 anni dalla fondazione dell’Hibernian F.C., vogliamo ripercorrere la storia di questo glorioso club nato dalla forza della disperazione e dal bisogno di integrazione.
LE ORIGINI
St. Patrick’s Church luogo di fondazione dell’Hibernian.
“Thousands are sailing” è una canzone del gruppo irlandese dei Pogues che ricorda gli sfortunati protagonisti in cerca di fortuna lontano dalla propria terra.
Nella seconda metà del XIX secolo l’Irlanda visse un periodo di grande difficiltà economica che culminà nella Grande Carestia (The Great Potato Femin;. la raccolta di patate rappresentava la principale fonte di sostentamento della popolazione irlandese dell’epoca) che in pochi anni fece circa un milione di morti. Tali difficoltà furono la base per un esodo di massa della popolazione (oltre un milione di persone) che decise di emigrare nelle vicine terre di Scozia ed Inghilterra in cerca di miglior fortuna. La maggior parte degli irlandesi si stabilì nell’area di Glasgow, ma molti di essi optarono per Edimburgo. La Cowgate, una strada che si trova a circa 500 metri dal Castello di Edimburgo venne soprannominata Little Ireland per l’alta concentrazione di irlandesi che ivi si trasferirono.
Com’era naturale che fosse, i cittadini irlandesi ebbero notevoli difficoltà nell’ambientarsi e, soprattutto, nell’integrarsi con la popolazione scozzese il cui legame verso le proprie origini era (ed è) molto forte. Quello dell’integrazione era l’obiettivo principale del Canone della Catholic Young Men’s Society , Edward Hannan che, per raggiungerlo e su consiglio di Michael Whelahan (per una strana coincidenza, un suo discendente, Pat Stanton, sarà capitano dell’Hibernian nella stagione del centenario), decise di dotare la CYMS di una propria squadra di calcio. Fu così che il 6 agosto 1875 nacque l’Hibernian F.C., con il Canone Hannan come primo allenatore e Whelahan come primo capitano della storia del club. Solo chi era membro del CYMS poteva far parte della squadra, tanto che l’Hibernian fu considerata una vera e propria setta; essa tuttavia era solo un pretesto per “fare gruppo” e le sue uscite erano legate soprattutto a gare di beneficenza. Il nome venne scelto in riferimento al termine latino Hibernia con cui i romani erano soliti indicare gli abitanti dell’Irlanda e come omaggio all’organizzazione cattolica irlandese dell’Ancient Order of Hibernians.
Edward Hannan (1836-1891) hibshistoricaltrust.org.uk
In quel periodo in Scozia il calcio era praticato essenzialmente ad Ovest,mentre nell’area di Edimburgo era il rugby lo sport più in voga. Tuttavia in breve tempo il football acquistò sempre maggior interesse presso la popolazione e la Scottish Football Association dalla sua formazione (1873) nel giro di pochi anni vide aderirvi molte squadre. Intanto l’Hibernian era diventata una realtà importante nell’area di Cowgate, ma le forti resistenze dei membri della neonata associazione calcistica scozzese le impedirono di prendere parte ai campionati da essa organizzati. “A noi interessa provvedere agli scozzesi, non agli irlandesi” era la giustificazione – quasi un motto – che i membri della SFA adducevano al mancato inserimento della squdra all’interno della lega. Dopo vari tentativi e, ironia della sorte, grazie all’intervento di quella che sarà per sempre la storia rivale della squadra, l’Heart of Midlothian, nel 1877 l’Hibernian entrò a far parte della SFA e della Edinburgh Football Association, ma le venne impedito di partecipare alla Scottish Cup. Furono proprio gli Hearts, infatti, a proporre l’abolizione della regola per cui nessun club scozzese avrebbe mai potuto affrontare un club irlandese. Il primo derby della storia si disputò il 25 dicembre 1875 e vide la vittoria degli Hearts per 1-0.
I PRIMI SUCCESSI E L’IMPROVVISO DECLINO
I primi successi arrivarono dal 1883, quando l’Hibernian si guadagnò un posto importante nell’area di Edimburgo e nei primi anni raggiunse il culmine nel 1887 quando, dopo aver vinto la Scottish Cup, superò il Preston North End, squadra che poi sarà conosciuta con il nome di The Invincibles. Come prima squadra scozzese formata da irlandesi, l’Hibernian costituì un esempio per altre comunità di cattolici irlandesi sparse su territorio scozzese. Una di queste, a Glasgow, grazie alle possibilità finanziarie e alla lungimiranza di John Glass — che aveva intuito che anche in Scozia, come in inghilterra, si sarebbe diffuso il calcio professionistico, fu la base per la fondazione del Celtic. Glass oltre a “copiare” i colori sociali, portò a Glasgow molti giocatori dell’Hibernian lasciando gli Hibs senza validi giocatori.Non fu un caso che il Celtic negli anni ’90 dell’800, riuscì a vincere ben quattro campionati. In poco tempo l’Hibernian crollò. Inspiegabilmente non partecipò all’assemblea che formò la Scottish Footbal League nel 1890, restando esclusa dal torneo, e costretto dunque a partecipare solo ad amichevoli fino al 1891 quando il club cessò ogni attività ed anche il capitano James McGhee si unì al Celtic.
LA RINASCITA
Il club venne rifondato nel 1892 ed entrò a far parte della Scottish Football League nella stagione 1893-94, vincendo la Division Two ma non ottenendo la licenza per partecipare alla Division One. L’ulteriore vittoria del torneo l’anno successivo consentì alla squadra di partecipare alla Division One nella stagione 1895-96. La prima stagione in Division One si concluse con un terzo posto ed una storica finale di Scottish Cup proprio contro gli acerrimi rivali degli Hearts che si imposero per 3-1.
I TRIONFI E L’ERA DEI FAMOUS FIVE
Dopo aver concluso il torneo sempre in posizioni di alta classifica, il primo grande successo arrivò nel 1902 con la vittoria della Scottish Cup (in finale 1-0 contro il Celtic) oltre alla vittoria del campionato nella stagione successiva. Negli anni seguenti l’Hibernian faticò ad occupare posizioni alte di classifica, mano a mano che il potere di Rangers e Celtic (l’Old firm) si faceva più forte, fino alla prima retrocessione nel 1931. Dopo la triste e sanguinosa parentesi della Seconda Guerra Mondiale, l’Hibernian visse il suo periodo di massimo splendore. Furono questi, infatti, gli anni della Famous Five la linea d’attacco composta da Gordon Smith, Bobby Johnstone, Lawrie Reilly, Eddie Turnbull e Willie Ormond che condusse il club al successo nel 1948, 1951 e 1952. Ed è proprio dal 1952 che all’Hibernian manca il titolo di Campione di Scozia. Questi anni di splendore consentirono all’Hibernian di essere la prima squadra a partecipare ad una competizione europea. Nonostante si fosse piazzata a 15 punti di distanza dai campioni dell’Aberdeen venne invitata a partecipare alla prima edizione della Coppa dei Campioni del 1955-56, stabilendo il record di prima squadra britannica a prendervi parte. Gli Hibs vennero sconfitti in semifinale dallo Stade Reims.
Eddie Turnbull (1923-2011) hibshistoricaltrust.org.uk
Sotto la guida tecnica di uno dei Famous Five, Eddie Turnbull, l’Hibernian conobbe un nuovo periodo di successi negli anni ’70. La vittoria della Scottish Cup nella stagione 1972-73 fu il coronamento di una stagione segnata dal record della vittoria più larga ottenuta in un derby: 7-0. Alla fine degli anni ’70, gli Hibs furono il primo club ad adottare uno sponsor sulle proprie maglie (la società specializzata in abbigliamento sportivo Bukta), tanto che le TV si rifiutarono di trasmettere le loro partite. Nel 1980 furono poi il primo club a dotarsi di un terreno di gioco riscaldato.
Agli inizi degli anni ’90, il presidente degli Hearts Wallace Mercer propose una fusione tra Hibernian e Heart of Midlothian al fine di contrastrare lo strapotere di Rangers e Celtic. Visto dai tifosi come una proposta ostile finalizzata solo a rafforzare gli storici rivali venne fondata l’associazione Hands off Hibs (Giù le mani dall’Hibernian) che convinse il magnate locale Tom Farmer ad acquistare la maggioranza della società, scongiurando qualsiasi coinvolgimento di Mercer.
STORIA RECENTE
Dopo la retrocessione nella stagione 1997-98 e l’immediata promozione nella neonata Scottish Premier League nel 1998-99 l’Hibernian visse stagione con molti picchi, assicurandosi anche una partecipazione alla Coppa UEFA nel 2001-02, oltre al completamento della West Stand sempre in quella stagione. Sotto la guida di Tony Mowbray, l’Hibernian regalò un calcio spettacolare, dedicato esclusivamente alla fase offensiva, che portò ottimi risultati: terzo posto nella prima stagione e qualificazione alla Coppa UEFA. Nonostante l’ottima organizzazione di gioco, lo strapotere dell’Old Firm nelle stagioni seguenti fu impossibile da scalfire e Mowbray decise di andare in Inghilterra al West Bromwich Albion. In quegli anni l’Hibernian decise di vendere i suoi migliori giocatori e di investire i guadagni nello sviluppo del settore tecnico.
Questi investimenti, però, non portarono i risultati sperati e negli ultimi anni l’Hibernian ha sempre lottato per evitare la retrocessione. La qualificazione ai preliminari di Europa League nel 2013-14 sembravano essere il segnale di una nuova rinascita, ma in quella occasione l’Hibernia registrò la pià larga sconfitta mai subita in Europa da una scozzese: 0-7 in casa contro il Malmo. Nel 2013-14 Terry Butcher non riuscì ad evitare la retrocessione che arrivò nello spareggio contro l’Hamilton Academical ai calci di rigore. Nella stagione corrente, l’Hibernian è riuscito a qualificarsi ai playoff per la promozione ma si è dovuto arrendere nella doppia semifinale contro i Rangers Glasgow.
LO STADIO
Nei primi anni di attività agonistica, l’Hibernian disputò le sue gare al The Meadows, prima di trasferirsi nel 1880 nella Easter Road Area in un impianto chiamato Hibernian Park. Easter Road, che ancora oggi ospita le gare casalinghe dell’Hibernian è stato definito The Leith San Siro. Leith è il distretto di Edimburgo dove si trova lo stadio.
LO STEMMA
Lo stemma dell’Hibernian ha una forte valenza simbolica. Oltre ai colori, che richiamano l’Irlanda, altri sono i simboli che portano alla mente la terra d’origine del club. L’arpa celtica e la nave, dove la prima rappresenta un chiaro riferimento alle origini, mentre la seconda simboleggia sia il porto di Leith, luogo di approdo dei migranti irlandesi, sia il viaggio stesso. Le due immagini sono sormontate da un pallone e “protette” alla base dal Castello di Edimburgo. Le origini (arpa celtica), la speranza di un futuro migliore (la nave) e il presente/futuro (castello di Edimburgo) rappresntano tutti simboli diversi, ma uniti dalla forza aggregatrice del calcio.
RECORD
Maggior numero di spettatori: 65860, vs Hearts il 2 gennaio 1950
Vittoria più larga: 22-1 contro Black Watch Highlanders 3 settembre 1881
Maggior presenze in campionato: Arthur Duncan, 446
1903: Hibernian in posa con la Scottish Cup e la Scottish League Cup.
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