Torniamo a parlare della difficile situazione societaria dei Rangers Glasgow che rischiano seriamente di essere estromessi dalle competizioni europee della prossima stagione. E’ atteso per le prossime ore il “piano-salva Rangers”.
Il tempo stringe per i Rangers. Ciò che maggiormente preoccupa ad Ibrox non è solo il presente quanto il futuro. Un futuro che appare più nero che mai.
Gli amministratori hanno ammesso che molto difficilmente i Rangers riusciranno ad evitare l’esclusione dalle prossime competizioni europee: la scadenza è fissata per il 31 marzo. Entro quella data, infatti, l’UEFA stabilirà se la storica società di Glasgow avrà rispettato i criteri finanziari che le permetterebbero di partecipare alle competizioni europee della prossima stagione.
L’eventualità di una estromissione appare ad oggi più che una probabilità. I Rangers partecipano alle competizioni europee ininterrottamente dalla stagione 1980-1981.
La nota positiva è che sembrano esserci degli investitori intenzionati ad immettere capitale, ma l’incertezza è tutta nelle strategie. La maggior parte di essi, infatti, preferirebbe evitare un ulteriore differimento della copertura debitoria, al fine di ereditare una situazione societaria tale per cui i loro investimenti dovrebbero servire a coprire solo i debiti futuri, non quelli attuali. In questo senso si inserisce la necessità di un taglio del numero dei giocatori in rosa e degli ingaggi.
A breve gli amministratori dovranno presentare il “piano salva Rangers” e pare che la loro intenzione sia in primis proprio quella di tutelare il parco giocatori. La proposta (che dovrà essere depositata nelle prossime ore) prevede un taglio del 75% degli ingaggi di fascia alta, uno del 50% di quelli di fascia media, e un ulteriore taglio del 25% dei restanti ingaggi.
La notizia positiva è che è stato raggiunto un accordo con il Dunfermline per il pagamento di 83000 sterline, pari ai ricavi della vendita dei tagliandi della gara disputata l’11 febbraio.
In casa Rangers si è certi solo dell’incertezza. La nebbia potrebbe diradarsi il 16 marzo ultima data utile per il deposito di un impegno formale degli investitori in vista dell’acquisizione del club, ma ancora non è chiaro quali possano essere le garanzie che Craig Whyte, attuale proprietario, sarà in grado di fornire.
Non semplice la posizione di Ally McCoist, chiamato a tenere unito un gruppo la cui permanenza ad Ibrox appare difficile. L’allenatore ha chiarito che continuerà a trattare tutti i giocatori allo stesso modo, perchè il suo compito resta solo quello di scegliere chi è in grado di fornire la migliore prestazione in campo; le scelte economiche spettano alla società.
Impossibile escludere l’opzione della liquidazione societaria che costituirebbe un duro colpo non solo per il calcio scozzese, ma per la storia del calcio d’Oltremanica.
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