[SPECIALE CHAMPIONSHIP] Un italiano ad Ashton Gate.

DATA: 15 ottobre 2011
LUOGO: Ashton Gate Stadium, Bristol.
MATCH: Bristol City vs Peterborough United
SPETTATORI:  13115

In questo articolo vi racconterò – spero senza annoiarvi troppo – del mio recente viaggio a Bristol, tralasciando i motivi puramente turistici e soffermandomi su quelli sportivi.

COME NASCE UNA PASSIONE

Prima di dedicarmi al viaggio, però vorrei fare qualche passo indietro, per spiegare come è nata la mia passione per il Bristol City FC. Come è accaduto a molte persone che conosco, anche nel mio caso l’interesse per il calcio inglese è cominciato guardando le partite di Premier League alla tv: quegli stadi enormi, con campi perfetti e sempre pieni, quel calcio veloce ed agonistico ma corretto, dove lo spettacolo è quasi sempre di casa, mi affascinavano. Con il tempo, però, grazie alla mia passione per un famoso videogioco calcistico ed alla scoperta di alcuni forum, riuscì ad approfondire la mia conoscenza e la mia passione calcistica, venendo a conoscenza delle categorie inferiori – tali nell’ordine, ma non nella sostanza – dell’universo del football made in UK.  In questo senso, anche la F.A.Cup – unica nel suo genere – ha avuto un ruolo importante nello stimolare la mia curiosità verso squadre di livello minore…e fu proprio durante un match trasmesso in tv che vidi per la prima volta in azione il Bristol City:  era il 2007, e la squadra di League One, allora allenata da Gary Johnson, si rese protagonista di una partita grandiosa, costringendo il Middlesborough – che allora militava in Premier League – prima ai supplementari, poi ai rigori, dove i Robins dovettero cedere il pass per il turno successivo ai più quotati avversari. Non era certo la prima volta che vedevo sfide di coppa così equilibrate ed avvincenti, ma quella squadra,quei colori, ed il calore dei tifosi bristoliani mi colpirono: fu così che cominciai a seguire i risultati di questa squadra, non da tifoso, bensì da semplice curioso.

Uno dei protagonisti di quel match di coppa: David Noble (foto: bristolpost.co.uk)

La stagione 2006-2007 terminò come meglio non poteva, ovvero con la promozione del City dalla League One alla Championship; grazie ad un mercato intelligente ed alla spinta emotiva, che spesso nel calcio inglese stravolge i giudizi tecnici ed i pronostici, i Robins iniziarono la stagione seguente stupendo tutti, dimostrando di avere le caratteristiche giuste – grinta, solidità e bel gioco – per ambire a traguardi più alti rispetto ad una salvezza tranquilla. Fu allora che questa neopromossa così caparbia mi conquistò definitivamente, rendendomi un vero tifoso!  

Dopo esser stati in corsa anche per la promozione diretta in alcuni frangenti del campionato, i Robins accusarono un calo fisiologico nella parte finale del campionato, riuscendo però a mantenere il quarto posto e qualificandosi così per i playoff: dopo due grandi partite contro il Crystal Palace nelle semifinali, il sogno della Premier si trasformò in un incubo, poichè i Robins furono sconfitti immeritatamente dall’ Hull City a Wembley. Esito duro da accettare, specie pensando che questa squadra, nel corso del campionato, aveva dimostrato di esser di gran lunga migliore rispetto alla formazione allenata da Brown, ma…il calcio è anche questo! 

Invasione di campo ad Ashton Gate: la finale dei play offs è conquistata (foto: http://www.aolnews.com)

 La stagione successiva si rivelò comunque positiva per i Robins, anche se la squadra di Gary Johnson, con un po’ più di attenzione – troppi punti preziosi sfumati negli ultimissimi minuti di gioco – e di fortuna, avrebbe potuto anche riproporsi nuovamente nelle zone alte della classifica. Dall’inizio della stagione 2009-2010, però, qualcosa nell’ambiente del Bristol City cambiò, e per tanti motivi (scelte di mercato non sempre azzeccate, tantissimi infortuni, calo di alcuni giocatori-chiave, progressivo innalzamento del livello del campionato, ecc.), la squadra subì un’involuzione che la portò ad attraversare dei periodi di crisi di risultati più o meno lunghi, con conseguenti cambi di allenatori (da Gary Johnson all’ex  assistente Keith Millen, passando per l’effimera parentesi Steve Coppell), che sortirono però gli effetti sperati, visto che dopo dei momenti di paura, arrivarono due salvezze abbastanza tranquille. 
 Ma ora torniamo al presente: stagione 2011-2012 iniziata con moderato ottimismo da parte del club, nonostante un mercato avaro di colpi (condizionato dalla difficoltà di sfoltire la rosa e dalla disponibilità economica inferiore rispetto alla maggior parte dei club di Championship). Purtroppo già dalla prima giornata di campionato, s’era capito che il vento delle stagioni recenti continuava a soffiare gelido sopra Ashton Gate, e la difficoltà di ottenere punti soprattutto nei match casalinghi sta preoccupando non poco la tifoseria, tanto che il club la settimana scorsa ha deciso di puntare su un nuovo manager, ovvero lo scozzese Derek McInnes, in arrivo dal St-Johnstone (SPL).

Derek McInnes (foto: bbc.com)

 

 SI PARTE!

Nonostante il momento sportivo non certo esaltante, fatto di incertezze e risultati molto negativi…mi sono buttato: dopo anni di passione per i colori biancorossi e partite seguite in tv o su internet, ho deciso di dare il mio sostegno alla squadra da tifoso vero, partendo alla volta di Bristol. I giudizi positivi sulla città espressi da conoscenti, e le tante esperienze di viaggio+partita  raccontate da altri appassionati di Inghilterra e calcio britannico nei forum da me frequentati, mi hanno spinto all’azione.
Concentrandomi sull’aspetto sportivo della mia gita inglese, inizio direttamente da sabato 15 ottobre: the matchday!  
IL PREPARTITA

Verso mezzogiorno torno in ostello, preparo il kit (composto da macchina fotografica, maglia del Bristol City di qualche anno fa, mappe, ecc. ) e m’incammino per
raggiungere a piedi Ashton Gate: la Coronation Street sembra non finire
mai, ma vedo sempre più tifosi in maglia Robins per
strada, quindi…la meta è vicina! Ed infatti, dopo esser passato vicino ad un enorme e
bellissimo parco, sulla sinistra vedo lo stadio ed il Mini-store. Compro quindi il match
programme
e poi mi
fiondo al Megastore: diversi articoli mi tentano, ma decido di comprare
un libro che raccoglie storie, curiosità, statistiche sulla storia del
Bristol City fino al 2009; resisto alla tentazione di comprare anche il
dvd della vittoria del Freight Rover Trophy del 1986, ed esco dal negozio.

Manca ancora molto alla partita, così chiedo ad una persona  informazioni sull’arrivo dei giocatori, scoprendo che
sarebbero arrivati in macchina di lì a poco, e prima di raggiungere il
parcheggio probabilmente si sarebbero fermati per autografi/foto. E così
è andata: con una certa emozione, scambio due parole e scatto foto insieme ad alcuni giocatori (ad esempio il fresco nazionale ghanese Adomah, il capocannoniere di due stagioni fa Maynard e l’ex portiere della nazionale inglese James).

Ma non è finita qui: qualche giorno prima di partire, su consiglio di un
tifoso del forum inglese del Bristol City, avevo inviato una mail ad un membro del club (Mr. Lloyd, il responsabile dei rapporti fra tifoseria e club) ,
per chiedergli se sarebbe stato possibile effettuare un breve giro delle
tribune, giusto per fare qualche foto, e lui m’aveva
risposto tempestivamente, mostrandosi molto disponibile. Come stabilito, alle 13.30 lo aspetto
alla reception della Williams Stand, e non appena lo incontro, mi riempie di domande per capire meglio da dove nasce la mia
passione; nel frattempo entriamo nello stadio direttamente dal campo, e
mi illustra la struttura dello stadio, raccontandomi un po’ di cose sui presidenti e sui giocatori
ai quali le tribune sono state intitolate, ed altre curiosità. Dopo aver visto innumerevoli volte quello stadio…finalmente ero lì, a calpestare l’erba dove i miei beniamini avevano lottato per difendere i colori del Bristol City negli anni recenti! 

Da lì entriamo nel tunnel degli spogliatoi, ma ovviamente c’eran
dentro i giocatori, quindi non si poteva proseguire oltre; ci dirigiamo verso la
Williams Stand, dove incontriamo casualmente Steve Lansdown, che fino a qualche mese fa era il chairman, mentre ora è ”solo” il maggiore azionista del club: insomma, il mio pre-partita diventa sempre più entusiasmante!  Ma le sorprese non sono ancora finite, per questo tifoso arrivato dal Bel Paese: David mi spiega che deve andare al ristorante dello stadio, per
intervistare due vecchie glorie del City, ovvero Paul Cheesley e Gerry
Sweeney
, e che se voglio posso assistere anch’io! Prima dell’intervista, faccio la conoscenza di due dirigenti del
club; fra momenti divertenti e riflessioni serie,
l’intervista finisce, tutti applaudono, ed uno dei suddetti dirigenti prende la
parola per aggiornare i tifosi/membri del club presenti al ristorante
sulla ricerca del nuovo manager e sul progetto del nuovo stadio. Il gentilissimo Mr.
Lloyd mi accompagna ai cancelli, dove mi indica l’entrata della Dolman
Stand, e lì ci salutiamo. 

E chi se l’aspettava un pre-partita così ?!?
Mancano ancora circa tre quarti d’ora al match, così prendo posto nella prima fila
della Dolman Stand (il mio posto era in linea con la riga di metà campo,
e a nove file dal campo, quindi molto vicino), leggo il match
programme
, e mi godo l’attesa.

LA PARTITA

BRISTOL CITY 1-2 PETERBOROUGH UNITED (Elliott 82°; Boyd 51°, Tomlin 72°)

Come
forse avrete avuto modo di vedere negli highlights trasmessi su Sportitalia, il
primo tempo è stato dominato dal City, che ha giocato un buon calcio,  tenendo sempre il pallino del gioco e spingendosi con costanza in
avanti, creando qualche occasione nitida e diversi pericoli in area dei
Posh; gli unici pericoli creati dagli ospiti (in 2-3 circostanze), invece, sono
nati da qualche disattenzione difensiva…quindi
ai punti il City avrebbe sicuramente meritato un vantaggio, anche di
più gol. Piccola nota da moviola: nei primi minuti un giocatore del Peterborough è stato autore di un intervento veramente duro su Adomah, e ci
poteva stare l’espulsione, invece il giocatore è stato solo ammonito, fra le proteste del pubblico di casa.
Nel
secondo tempo i Posh son partiti un po’ meglio, ed alla prima vera
azione di qualità hanno trovato il vantaggio: in questo caso la difesa non ha molte colpe, perchè Boyd ha
fatto un’ottima finta, e forse anche in caso di raddoppio di marcatura
avrebbe trovato il tiro vincente. I Robins comunque hanno reagito subito
allo svantaggio, creando altre occasioni, ma non riuscendo a concretizzare, vuoi per imprecisione, vuoi per sfortuna. Come spesso accade ultimamente
a questa squadra, quando una situazione va già male, purtroppo può solo peggiorare:
ecco allora che Tomlin, lasciato – stavolta sì – colpevolmente libero di
tirare, scarica una bordata terrificante all’incrocio e mette una seria
ipoteca sul match.
La tifoseria biancorossa rimane attonita per qualche minuto:
d’altronde, è difficile vedere la propria squadre sotto 2-0, in una
partita che sembrava avviata su ben altri binari. Dopo
qualche minuto di smarrimento, i Robins trovano la forza di crederci
ancora, attaccando prevalentemente sulle fasce con due frecce come
Adomah e Campbell-Ryce, ed alla fine il City realizza il gol che riapre il
match: cross di Campbell-Ryce, incornata – finalmente – vincente di
Elliott.
Ashton Gate esulta e continua ad incitare la squadra, che sta dando l’anima in campo, lotta ed attacca, sfiorando ancora
il gol…ma mancano ormai pochi minuti, e la barriera invisibile che
sembra proteggere la porta di Jones resiste fino alla fine. 

match report:  http://www.bcfc.co.uk/page/MatchReport/0,,10327~57640,00.html

IMPRESSIONI E SENSAZIONI PERSONALI:
dopo una prestazione così positiva sul piano del gioco, non ho potuto
che essere soddisfatto di quanto hanno fatto i ragazzi…ma perdere in
questa maniera lascia inevitabilmente dell’amaro in bocca. Inoltre,
sommando questa partita ad altre in qualche modo simili di questo
campionato (ad esempio l’incomprensibile sconfitta contro il Reading), la
mia considerazione finale purtroppo è la seguente: una crisi del genere è difficilmente arginabile, quindi mai come ora la possibilità di una retrocessione è realistica.
Va detto che ci sono ancora molte
partite, un nuovo manager appena assunto, possibili arrivi a gennaio, ma
sembra che, indipendentemente dall’andamento delle partite, il risultato
finale debba inesorabilmente punire i Robins…e quando le cose vanno così, è
davvero difficle trovare una soluzione. Anche i recenti risultati (sconfitta di misura a Selhurst Park, con un rigore molto discutibile assegnato al Crystal Palace, e sconfitta casalinga contro l’ Euro-Birmingham City,  al termine di una prestazione comunque discreta sul piano difensivo) non hanno aiutato… ma il motto di questo club è ormai da anni ”We always believe”…e finchè il calendario darà al Bristol City una speranza di invertire la rotta, è giusto crederci! 

Forza Bristol City, viva la Championship…ed il calcio inglese in generale!

A presto 😉


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