PRIMA E DOPO – Jordan Henderson con la maglia del Sunderland
e del Liverpool.
Archiviata la stagione, raggiunti (o meno) gli obiettivi ed emanati i verdetti, per le squadre d’Oltremanica, come per tutte le squadre dei campionati europei è tempo di calciomercato.
Che in Premier League ci siano società in grado di muovere grandi capitali da investire per acquistare i campioni europei e mondiali, è un dato di fatto. Manchester City e Chelsea non hanno alcun problema, vista l’infinita disponibilità del patrimonio personale dei rispettivi proprietari, su cui i due club (e i tifosi) potranno contare almeno fino a quando non entrerà in vigore la tanto sponsorizzata normativa UEFA sul fair-play finanziario la cui effettiva applicazione sembra tutt’altro che scontata a fronte della quantità di denaro che questi personaggi sono in grado di immettere nel sistema calcio.
Se Arsenal (già da qualche tempo) e Manchester United devono far fronte ai debiti e pensare più alle entrate che alle uscite, la società che dopo aver rischiato molto a livello finanziario e, conseguentemente, a livello sportivo, si presenta come nuova regina del calciomercato della Premier League 2011/2012 è il Liverpool.
Grazie ai fondi del suo proprietario, John W. Henry, che, dopo aver tentato di acquistare l’Olimpique Lione, ha rilevato i Reds (e lo stadio di Anfield) nel 2010 e che ha interessi anche nel baseball (Boston Red Sox, vincitori delle World Series 2004 e 2007) e nella NASCAR (50% della Roush Fenway Racing) *, il Liverpool ha un’alta disponibilità economica per poter operare sul mercato.
C’è da dire che, a differenza delle altre grandi ricche del calcio inglese, il Liverpool sembra aver iniziato a spendere con intelligenza e non per il semplice “gusto” di acquistare (vedi la cessione di Torres e gli acquisti di Carroll e Suarez: classe, unita alla giovane età, per un investimento a lungo termine).
Il primo “goal” di questa sessione di calciomercato è stato proprio del Liverpool che, per 20 milioni di sterline** ha acquistato il giovane centrocampista del Sunderland e tra i più promettenti della Nazionale Under-21, Jordan Henderson
Le prime foto da calciatore. Henderson è
il terzo in basso da sinistra.
Alcuni scatti di Jordan Henderson agli inizi della
carriera.
La pagella di SkySports della giovane
promessa.
Nato il 17 giungo 1990 (il giorno dopo il pareggio per 0-0 dell’Inghilterra contro l’Olanda ai Mondiali italiani) Henderson si avvicina al mondo del calcio grazie al padre che lo portava con sè agli allenamenti del Sunderland al Roker Park. Formatosi presso il Community Sports College, una scuola specializzata nel connubio tra istruzione e sport, con sede a Farringdon un sobborgo di Sunderland, all’età di sette anni entra nell’Academy della squadra della sua città e prima di esordire nel calcio professionistico è tra gli elementi di spicco del Sunderland campione Under-18.
Roker Park è stato l’impianto sportivo del Sunderland dal
1897 al 1997. Fu demolito nel 1998 quando i Black Cats
si trasferirono allo Stadium of Light.
Sin da bambino, per sua stessa ammissione, il suo idolo è stato David Beckham, ma la stampa lo ha già soprannominato “il futuro Steven Gerrard” per dinamismo, visione di gioco e abilità nei passaggi. Jordan Henderson è dunque il giovane più chiacchierato d’Inghilterra. Oltre ai nobili paragoni (per la conferma dei quali, però, si dovrà attendere il verdetto del campo) pesa sul ragazzo nato e cresciuto calcisticamente nel Sunderland la cifra sborsata dai Reds per strapparlo al club natìo.
Il suo esordio in prima squadra non è legato ad un piacevole risultato. E’ il 1 novembre 2008 e Jordan Henderson subentra a Steve Malbranque; un esordio sfortunato, visto che la sua squadra perderà contro il Chelsea per 5-0.
Anche il debutto dal primo minuto non porta con sè bei ricordi: pochi giorni dopo l’esordio in campionato, Henderson viene schierato dall’allora allenatore Roy Keane nella formazione iniziale che perderà in coppa di Lega contro il Blackburn per 2-1.
Il Sunderland decide di mandare il giovane Henderson in prestito al Coventry City. Quella del prestito a squadre di serie inferiori è una politica adottata da tutte le squadre di Premier League ( e non solo): in questo modo i futuri campioni hanno la possibilità di farsi le ossa in tornei equilibrati e dal tasso tecnico tale da garantire loro sia una certa crescita in campo sia fuori attraverso una esposizione mediatica impossibile in un club di prima fascia dove i più o meno grandi nomi impedirebbero ai giovani di porsi all’attenzione dei media.
L’esperienza al Coventry è stata molto importante per Henderson: sebbene anche il suo debutto con la maglia degli Sky Blues sia stato segnato da una sconfitta (2-1 contro il Derby County) è proprio col Coventry che il centrocampista sigla la sua prima rete da professionista (contro il Norwich).
Terminato l’anno di prestito, Henderson torna al “suo” Sunderland concludendo la stagione 2009-2010 con l’assegnazione del premio dei tifosi di “Giovane dell’Anno”: è stata quella una stagione importante che gli ha permesso di gettare le basi per la consacrazione avvenuta nel 2010-2011. Dopo un buon avvio di stagione, Henderson convince Fabio Capello che lo convoca per la gara contro la Francia del 17 novembre 2010. La stagione proseguirà con la nomina tra i 13 giovani che la FIFA consiglia di seguire per poi concludersi con il secondo riconoscimento consecutivo di “Miglior giovane dell’Anno”.
Henderson firma il contratto con il Liverpool
Dopo 79 presenze e 5 reti, Henderson lascia il club della sua città, per trasferirsi all’ambizioso Liverpool di Kenny Dalglish. I Reds hanno vinto la concorrenza di Manchester United e Chelsea che pure avevano espresso grande interesse verso il centrocampista.
Stando alle parole del tecnico del Liverpool, quello di Henderson non è stato un acquisto estemporaneo, dettato dalla “moda” del momento. Il Liverpool lo seguiva da molti anni ed in tutto questo tempo ha avuto modo di apprezzarne non solo le qualità (e potenzialità) tecniche, ma anche l’impegno quotidiano negli allenamenti e il carattere mite, naturale conseguenza della cura con cui il Sunderland ha “lavorato” sul suo giovane prediletto. Motivo d’orgoglio per i Reds è senza dubbio il fatto di suscitare interesse per i giovani talenti che vedono il progetto Liverpool come una base solida su cui poter costruire il proprio futuro.
Se le considerazioni di Dalglish potevano essere frutto di un conflitto d’interesse, chi ha espresso lo stesso concetto è stato l’ex compagno di squadra di Henderson, Darren Bent. Per l’attaccante dell’Aston Villa, Henderson avrà successo non solo in campo, ma anche negli spogliatoi perchè ha già la maturità giusta per capire quando è il momento di ridere con i compagni e quando, invece, di allenarsi duramente.
Con Damien Comolli, direttore sportivo del Liverpool.
Nella sua prima intervista da giocatore del Liverpool, Henderson non ha nascosto la grande emozione nel poter vestire una maglia così prestigiosa come quella dei Reds, anche se il Sunderland resterà per sempre la sua squadra del cuore. Si è detto certo del fatto che il Liverpool vincerà in futuro tanto quanto ha vinto in passato e ovviamente ha garantito ai suoi nuovi tifosi il massimo impegno in campo perchè il suo obiettivo è quello di alzare al cielo quanti più trofei possibili.
CARATTERISTICHE DI GIOCO: Sin dall’inizio della sua carriera è stato impiegato come centrocampista centrale giocando in posizione offensiva fino all’età di 10 anni, per poi essere spostato sulla fascia destra dall’età di 14 anni. Questa versatilità cui è stato abituato sin da bambino gli permette di giocare sia in posizione centrale che come esterno destro di centrocampo. Oltre alle qualità atletiche che gli consentono di inserirsi tra le linee difensive, Henderson è dotato di un’ottima visione di gioco. Abile nel gioco “a testa alta”, caratteristica essenziale per un centrocampista, rende al meglio se messo in condizione di aprire il gioco sulle fasce laterali con lanci precisi a scavalcare la tre/quarti avversaria.
DATI STATISTICI: Presenze totali: 74; Vinte: 21; Pareggiate: 20; Perse: 30; Goals: 4; Cartellini gialli: 5; Cartellini rossi: 0; Rapporto Tiri/Goals: 0,06; Goals di sinistro: 2; Goals di destro: 2.
VIDEO: L’arrivo di Jordan Henderson a Melwood, sede del campo di allenamento del Liverpool, per discutere dei dettagli del contratto.
VIDEO: Spezzoni di partite che vedono Henderson protagonista.
VIDEO: gara di palleggio tra Henderson e Luscombe.
* Queste proprietà fanno capo a New England Sports Ventures (NESV), compagnia d’investimento fondata da John W. Henry che vanta tra i suoi partners anche Thomas DiBenedetto, nuovo proprietario della AS Roma.
** Il trasferimento sarà definitivo dal 1 luglio. Al momento in cui scriviamo, sembra che il Liverpool voglia inserire nella trattativa anche David N’ Gog, valutato 8 milioni di sterline. La contropartita tecnica permetterebbe ai Reds di investire i contanti risparmiati in altri ruoli.
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