Altra giornata di Champions League dal retrogusto dolce per le squadre d’Oltremanica che, su cinque partite, portano a casa tre affermazioni importanti. I successi maturati da Liverpool, Arsenal e Aston Villa, infatti, avvicinano tutte e tre le compagini al passaggio del turno in bello stile. Ai Reds, peraltro, manca solo la matematica per festeggiare l’accesso agli ottavi di finale, ma si tratta solo di formalità.
Sorride a metà invece il Celtic, che contro la Dinamo Zagabria raccoglie un punticino comunque utile, ma sente di aver sprecato una ghiotta opportunità per ipotecare i play-off. Continua poi la crisi nera del Manchester City, che finisce KO anche contro la Juventus e dovrà incredibilmente giocarsi il tutto per tutto nei prossimi due turni. Occhi puntati, dunque, sul big match di gennaio con il PSG.
Il pagellone della Champions League – Arsenal: 7,5
Non era un avversario facile e, invece, l’Arsenal di Mikel Arteta è riuscito a rendere il Monaco una “delle tante” squadre che si sarebbero potute affrontare in questa prima fase della competizione. Il merito, principalmente, è da ricondurre ad uno scatenato Bukayo Saka, che proprio oggi (venerdì, ndr) festeggia i sei anni dall’esordio in Prima squadra.
Il classe 2001 veste i panni del supereroe nella serata di Champions League e trascina i Gunners ad un comodo successo per 3-0 grazie a due gol e un assist. Ora, la classifica parla di 12 punti per i biancorossi, distanti davvero centimetri dal play-off. A gennaio, quando arriveranno Dinamo Zagabria e Girona, i londinesi avranno la concreta opportunità per prenotare un posto tra le migliori otto di questa fase a girone unico.
I Villans ormai vedono la qualificazione – Aston Villa: 7
Quello assegnato all’Aston Villa, in questa sesta puntata del nostro pagellone, è più che altro un voto “al torneo” che alla singola partita. Vincere contro il Lipsia, peraltro in trasferta, non è compito facile, ma è innegabile che i tedeschi di Marco Rose abbiano sin qui rappresentato la più grande delusione di questa edizione della Coppa dalle Grandi Orecchie.
Al Villa, comunque, va il merito di aver segnato tre gol alla Red Bull Arena e di aver avuto la forza di reagire alle costanti risposte dei Roten Bullen. Dopo oltre quarant’anni di assenza dal prestigioso palcoscenico della Champions League, comunque, ritrovarsi ad un passo dai play-off con due gare ancora da giocare è sicuramente motivo d’orgoglio per i Villans.
Il pagellone della Champions League – Celtic: 6
Come nel turno precedente, molti tifosi del Celtic potrebbero avere difficoltà a scegliere tra bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Il Maksimir è da sempre uno stadio caldissimo, all’interno del quale è piuttosto complesso fare punti, ma per i Bhoys lo 0-0 in terra croata potrebbe anche avere il retrogusto di un’occasione persa.
La Dinamo Zagabria non si può infatti considerare come uno degli avversari più temibili di questa edizione della Champions League e, con questo pari, il Celtic ha di certo ritardato la qualificazione agli spareggi di febbraio. Il prossimo 22 gennaio, comunque, a Celtic Park contro lo Young Boys, i biancoverdi potrebbero raggiungere un obiettivo che, negli ultimi anni, era diventato vera utopia.
Col Girona, minima spesa e massima resa – Liverpool: 6
Sei, come i successi consecutivi in questa prima fase della competizione, della quale il Liverpool è stato assoluto dominatore. I Reds, pur schierando una formazione ben lontana dai canoni del turnover, giocano con un filo di gas a Montilivi e ringraziano il VAR – oltre che il solito Mohamed Salah – per l’1-0 con cui si affermano su un caparbio Girona.
La prestazione non è esaltante ma, d’altronde, con la qualificazione già certa, non era richiesto giocare una gara memorabile. Per uno scherzo matematico, l’accesso agli ottavi di finale di Champions League non è ancora assicurato per i ragazzi di Arne Slot, ma la sensazione è che, nel prossimo turno, non serva nemmeno un pareggio: il Liverpool è pronto a dire la sua anche dopo Natale.
Il pagellone della Champions League – Manchester City: 4
Che ne è stato di quel Manchester City che, a prescindere dall’avversaria, dominava le partite in lungo e in largo? Nella pur complessa trasferta di Torino, contro la Juventus, i ragazzi di Pep Guardiola sembrano impauriti e preferiscono giocare “all’italiana” piuttosto che provare ad esporsi contro una squadra che, nonostante i buoni risultati, non sta certo brillando per rendimento offensivo.
Dopo un avvio convincente, la flessione degli ultimi due mesi sta costringendo i Cityzens agli straordinari per passare il turno. Non che le speranze di qualificazione siano appese ad un filo, ma è indubbio che il prossimo match contro il PSG avrà un peso ben diverso rispetto a quello che in tanti si aspettavano ad inizio stagione. Una Champions League senza Haaland e compagni, comunque, rimane ancora inimmaginabile.
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