Sensazioni d’oltremanica: il Brunton Park di Carlisle

Sensazioni d’Oltremanica è la nuova rubrica dedicata ai viaggi di un appassionato di calcio (non solo) inglese che oggi vi porta al Brunton Park, casa del Carlisle

Particolare di Brunton Park
(Foto di Nicola Tosin. Tutti i diritti riservati)

Andare nella contea della Cumbria e non visitare la zona del Lake District, è come andare a Roma e non passare a dare una strizzata d’occhio alla Fontana di Trevi: un reato, un qualcosa da non fare, una verità di cui vergognarsi. Se la vergogna fosse un’arte sarei un grande artista, poiché la Cumbria la si è assaporata solo per poche ore al fine di andare a vedere una partita del Carlisle United.

Il paesaggio che circonda Brunton Park

Con il treno in partenza da Lancaster, nel giro di un’ora si sale lungo il profondo nord-ovest inglese e si approda in questa città di circa 110.000 abitanti situata ad una ventina di chilometri di distanza dal confine con la Scozia. C’è lo stile, ci sono i colori alla Harry Potter, si respira l’aria di una piccola zona che fa da viatico all’entrata in un altro paese. Non c’è l’accento scozzese e vi consiglio di sorridere a questo dato di fatto, perché non è per nulla scontato. La stazione dei treni è pulita, l’esterno è dominato dalle torri della Citadel e le indicazioni stradali sono ben chiare come da prassi in Inghilterra.

Perchè visitare Brunton Park

Brunton Park è uno stadio da visitare perché detiene un record: è lo stadio inglese che riesce a contenere il maggior numero di persone anche non sedute, contando che quasi un quarto dei presenti visionano le partite in piedi. Aperto nel 1909, vide bruciare la gradinata principale nel 1953 ed allagarsi i suoi spazi nel 2005 e nel 2015. Con uno stile antico e legnoso presente nella vecchia gradinata, è in grado di portarti indietro nel tempo di decenni.

Lasciandosi il centro città alle spalle, la strada che ti porta allo stadio è in costante discesa. Una pendenza minima, irrilevante, che si fa sentire quando prendi la strada del ritorno e la percorri con una velocità sopra la media per evitare di perdere il treno. Quelle situazioni che ti lasciano perplesso, come quando noti che è presente ben più di un ristorante italiano in zona. Un evidente contrasto con la mia presenza, poiché per tutte le ore che ci sono rimasto ho percepito il fatto di essere l’unico italiano nel giro di svariati chilometri.

Brunton Park è il luogo ideale per chi ama il calcio inglese

Brunton Park è nascosto, lo si intravede tra le piante, almeno dal lato secondario in cui è arrivato chi sta scrivendo questo articolo. Ha tutto quello che si può aspettare un amante del calcio inglese che non viaggia in Inghilterra dagli anni novanta: una cura maniacale di una struttura remota, un chiosco che sfama l’intera massa presente, un parcheggio grande quanto quello della palazzina in cui vivi ed alcuni cimeli che glorificano l’anzianità del luogo. 

Quella cultura, quell’attaccamento alla rappresentazione della propria città che ci fa amare tale cultura d’oltremanica. Ovvio, è presente pure un piccolo shop perché all’avanzare del tempo non si può fare spallucce, specialmente in una così caotica società moderna. Di fronte allo store, situato sulla vera entrata della struttura, è presente la statua di Hughie Mcllmoyle, attaccante scozzese che giocò a più riprese con il Carlisle United tra gli anni sessanta e settanta.

Una cartolina da Brunton Park

In situazioni del genere, quando si viaggia per vedere luoghi e cogliere sensazioni, la partita trova il tempo che trova. La si guarda, si osservano determinati giocatori e specifiche movenze, ma l’occhio cade spesso nel contorno: la madre che porta i due gemelli allo stadio, il disabile che emana passione in un luogo a lui riservato, la pensionata di lunga data che indossa un berretto che avrà almeno la metà dei suoi anni.

Tirando le somme, il Brunton Park è un classico stadio che si trova in quasi tutto il paese. Può risultare un primo amore per chi non ne ha visti altri ed un luogo amico per chi in esso vede la quotidianità. Giusto per dovere di cronaca, la squadra ospitata era il Colchester United. Vittoria per i padroni di casa, con rete del classe 2000 Alfie McCalmont dopo quattro minuti di gioco.


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